Al 10° Concorso degli yogurt più buoni d’Italia esordisce la “Stella Bianca” e sale subito sul podio

Giunto alla sua decima edizione, il “Concorso Italiano Agri Yogurt” è una “creatura” di Bevilatte, l’agenzia di servizi per l’agricoltura, con sede a Brescia, che si avvale di professionisti qualificati ed esperti del settore, a disposizione degli agricoltori per un servizio fattivo di consulenza su tutto il territorio nazionale. Così, cammin facendo, in questi anni, hanno potuto far crescere una iniziativa molto seria che premia le migliori aziende agricole impegnate a produrre yogurt di assoluta qualità.

Il bando è chiaro. “Il Concorso Italiano Agri Yogurt è l’unico concorso italiano per il miglior yogurt “agricolo”. Esso si propone di valorizzare lo yogurt artigianale, realizzato direttamente dalle aziende agricole, da cooperative agricole, o da caseifici che utilizzano esclusivamente il latte di uno specifico allevamento. Si propone stimolare i produttori al miglioramento della qualità del prodotto. Di favorire la diversificazione delle produzioni aziendali; favorire il confronto tra i produttori. Di promuovere lo yogurt artigianale presso il Consumatore. Riservato a yogurt di latte di vacca, di capra, di bufala e da quest’anno anche di pecora, il Concorso Agri Yogurt è organizzato da Accademia Italiana del Latte, in collaborazione con FDstore e  Bevilatte. I requisiti per poter partecipare al Concorso erano e restano ben precisi. Essere produttori agricoli singoli o associati. Essere autorizzati alla trasformazione del latte e nel rispetto dei requisiti di legge riguardo agli aspetti sanitari e d’igiene. Essere capaci di una produzione annua complessiva di almeno 1.000 kg del prodotto presentato. Il Produttore agricolo o la Cooperativa di produttori agricoli deve possedere i requisiti di azienda agricola o di cooperativa agricola. Deve allevare vacche, o capre, o bufale o pecore o avere tra i soci allevatori di questi animali. Il produttore deve possedere l’autorizzato sanitaria alla produzione di yogurt; rispettare la normativa igienico sanitaria vigente in Italia. Potevano partecipare inoltre le aziende artigiane di trasformazione. Per l’ammissione al Concorso, il caseificio artigiano doveva essere un’azienda produttrice iscritta alla Camera di Commercio nel registro delle imprese artigiane (certificato d’iscrizione); utilizzare per la produzione di yogurt presentato al Concorso esclusivamente il latte proveniente da un singolo allevamento, dichiarandone, all’atto  dell’iscrizione al Concorso, le generalità, il codice ASL, la copia d’iscrizione di tale azienda agricola al registro delle imprese agricole della Camera di Commercio. Il produttore doveva possedere l’autorizzazione sanitaria alla produzione di yogurt, rispettare la normativa igienico sanitaria vigente in Italia. Infine lo yogurt presentato al Concorso doveva derivare esclusivamente da latte italiano e tale latte non poteva aver subito nessun processo di omogeneizzazione né di standardizzazione per la sua realizzazione né avere aggiunta di grassi e/o latte in polvere.

Così è accaduto che alla lettura del bando di partecipazione, avvenuta per caso sul web, la solita, caparbia tenacia di Antonella Schiavone è tornata possente ed ha fatto capolino. Senza dire nulla in famiglia, la primogenita di casa Schiavone, che guida assieme al fratello Francesco e alla sorella Sabrina le sorti de “la Stella Bianca”, ha inviato lo yougurt di loro produzione al 10° Concorso nazionale per i migliori yogurt d’Italia senza nemmeno riporre più di qualche pensiero di vedersi premiata in mezzo a tanta bontà inviata da ogni parte d’Italia.

La giuria ha votato con scrupolo e dato un punteggio per ogni yogurt in “gara”. Un momento cruciale nel corso del quale è venuta fuori anche la griglia delle delle quattro sezioni. Una mappa reale dell’Italia che produce cibo di qualità con metodi rigorosamente naturali. “La Stella Bianca” ha così meritato il secondo posto, a pochissimi passi di percentuale, come sentirete nel video di premiazione, dal podio più alto. Un riconoscimento accolto con grande sorpresa dalla stessa Antonella Schiavone che, a caldo, ha così commentato: “Sono felice, emozionata per questo importante riconoscimento. Dietro c’è tanto lavoro, impegno, e passione. Mia, dei miei fratelli e dei nostri collaboratori. In questi anni ci siamo costantemente messi in gioco per cercare di sorprendere i nostri clienti. Da questo riconoscimento traiamo la forza ancora maggiore per migliorare e puntare sempre al meglio”. Doppia soddisfazione per “la Stella Bianca” se si pensa che il progetto di produrre yogurt di bufala è nato pochissimo tempo addietro. Una conferma ulteriore per sottolineare che da un buon latte, quello delle bufale allevate in casa Schiavone nella fattoria di Grazzanise, non può che uscire una produzione di assoluta qualità.

I complimenti di tutta la redazione grandichef.com per l’importante riconoscimento ad uno dei nostri fornitori eccellenti.

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