di francesco de rosa |
L’appuntamento era a Lione in Francia nella settimana tra il 20 e il 26 settembre lì dove si giocavano due finali che contano per l’economia ed il prestigio del made in Italy. Campionati mondiali per il settore della cucina e della pasticceria. La Coupe du monde de la pâtisserie, è la più prestigiosa delle competizioni internazionali con il Bocuse d’Or che gode di altrettanto prestigio nel campo della gastronomia. Così, a a risultato raggiunto l’accostamento è stato immediato. Nello stesso anno in cui i colori italiani hanno fatto molti record alle Olimpiadi di Tokyo, agli Europei di calcio, a quelli di Pallavolo, tre italiani sono saliti sul tetto del mondo portando lustro a tutta l’alta pasticceria nostrana. L’abruzzese Lorenzo Puca, il campano Massimo Pica ed il calabrese Andrea Restuccia hanno vinto il campionato del mondo di pasticceria a Lione. La nota del presidente nazionale Conpait (la Confederazione dei pasticceri italiani) Angelo Musolino non è stato solo lo schema di annuncio che si doveva ma il moto di un entusiasmo che si era avvertito sin dalle settimane della preparazione. “Precisione, concentrazione e fantasia – ha scritto Musolino nella nota d’annuncio – hanno permesso ai pastrychef tricolore di aggiudicarsi il prestigioso premio a Lione con opere d’arte dedicate alla natura. Siamo orgogliosi di Lorenzo Puca, Massimo Pica e Andrea Restuccia che hanno vinto il campionato del mondo di pasticceria. Abbiamo portato anche fortuna e siamo convinti che il lavoro degli ultimi tempi stia facendo crescere a dismisura tutto il comparto. La vittoria in Francia ci riempie di felicità, evviva la pasticceria italiana, evviva i giovani pasticceri del nostro territorio. L’associazione di categoria si è impegnata, in questi mesi, a supportare il lavoro dei tre giovani pasticceri, oltre che risultare tra i soci fondatori del club coppa del mondo di pasticceria. Merito ed orgoglio anche per l’allenatore della squadra Alessandro Dalmasso” ha così concluso Angelo Musolino. Il video che segue, realizzato proprio nei giorni di preparazione evidenzia anche tutta la concentrazione con cui la squadra di patrychef italiani ha messo in campo.
Dieci ore a disposizione per il team azzurro che ha realizzato, gareggiando con altre dieci nazioni, il dessert al cioccolato da condividere, una torta gelato, un dessert da ristorante e una scultura di zucchero alta 165 cm esattamente della stessa altezza di una pièce al cioccolato.
Nato a Nocera Inferiore Massimo Pica vive da molti anni vive a Milano. “Grazie a chi ha creduto in me. Grazie alla passione, allo studio, al lavoro duro. Grazie ai miei colleghi Lorenzo e Andrea. Grazie a chi ci ha supportato e ogni giorno ci supporta. Grazie alla mia famiglia. Grazie ai mille sacrifici, sempre ripagati da emozioni, vittorie, conferme, gioia. Questa vittoria è di tutti voi, di tutti noi! Vi aspetto in pasticceria e ai miei corsi” ha scritto qualche ora dopo la vittoria Massimo Pica sul suo profilo Instagram non nascondendo il proprio entusiasmo.
Nato a Pescara 32 anni fa, invece, Lorenzo Puca ha guidato “sul campo” i suoi colleghi. Pastry chef della pasticceria Pannamore di Vasto Lorenzo Puca ha visto coronare di successi presto la carriera. Fu lui nel 2015 a classificarsi secondo al talent show televisivo di Rai 2 “Il piu grande pasticcere”. Nel 2018 vinse il titolo di campione italiano di Pasticceria Seniores. Nel 2019 sempre alla Coupe du Monde de la Pâtisserie si classificò terzo.
Narrazione simile per Andrea Restuccia ovvero storia di un talento che con grande dedizione è riuscito ad affermarsi da solo dacché in famiglia nessuno aveva ha mai vissuto il mondo della pasticceria né dalla enogastronomia. “Andrea – ha raccontato il padre Domenico – si è trasferito a Roma molto piccolo, ha studiato, mosso da una passione fervida ed un entusiasmo travolgente, all’istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Roma. Oggi lavora a Fano con la stessa determinazione degli inizi. Era stato già bronzo ai Mondiali di Lione del 2019 e vincitore della selezione Cmp categoria ghiaccio 2018. Aveva vinto il concorso Icam 2016 e quello italiano Seniores 2016. Esperto comunicatore Andrea Restuccia ha insegnato alla prestigiosissima Università dei Sapori di Perugia.
Composta da Jordi Roca, pastry chef del El Celler de Can Roca di Girona, Sébastien Vauxion, Brandon Dehan, Giuseppe Amato ed Eunji Lee, oltre a tre chef: Glenn Viel, Sang Hoon Degeimbre e l’americana Dominique Crenn la giuria ha avuto non poco lavoro da svolgere e lo ha fatto con grande attenzione ispirata anche dal presidente onorario della gara che è stato Patrick Roger, artista scultore del cioccolato spesso avvezzo all’utilizzo di natura ed animali nelle sue forme artistiche che realizza.
Un successo che ha galvanizzato un settore già pieno di talenti assai noti nel mondo della pasticceria italiana ed internazionale accolto con non poca sorpresa. “Questo mondiale che si pensava potesse essere sotto tono è stata invece una grande competizione che ha visto tutti i partecipanti non mollare nonostante la pandemia e continuare ad allenarsi per ottenere il migliore risultato. I nostri ragazzi hanno dato il massimo e hanno dimostrato di essere un team affiatato, professionale e di lavorare con il cuore. Abbiamo vinto, è una gioia immensa: oggi abbiamo scritto la storia” ha voluto così commentare il Presidente del Club della Coupe du Monde de la Pâtisserie Selezione Italia Alessandro Dalmasso che aveva allenato nei giorni precedenti la gara i giovani colleghi pasticcieri. Il Giappone è arrivato secondo mentre terza è arrivata la Francia.
Una performance piena di curiosità se si pensa che il dessert da condividere era a strati con frolla aromatizzata di vaniglia ed arancia una crema pasticcera e il pan di spagna al cioccolato esaltavano il connubio dei gusti messi assieme. La torta gelato è stata realizzata in forma di “matrioska” con una parte centrale di gelatina alla fragola e lampone al semifreddo di mascarpone, lampone, mandorle e passion fruit.
Per la terza volta l’Italia si è aggiudicata questo riconoscimento. Un successo che avrebbe potuto ispirare anche l’altra competizione di Lione del il Bocuse d’Or dove si svolgeva il campionato mondiale di cucina per cuochi che è a cadenza biennale in onore dello chef Paul Bocuse. Ma il risultato dei colleghi chef non è stato lo stesso. Si sono classificati al decimo posto. Guidato dal giovane chef Alessandro Bergamo, già sous chef del ristorante Cracco di Milano il team degli chef era composto oltre che da Bergamo, da Francesco Tanese (commis) e dai membri della Federazione Italiana Cuochi, lo chef Lorenzo Alessio in qualità di coach, Filippo Crisci (vice coach) e gli helpers, Noel Moglia, Graziano Patanè e Andrea Monastero. Tutti arrivati al Bocuse d’Or Italy Academy dopo essersi qualificati agli europei di Tallinn che si sono tennero un anno fa, ottobre 2020. Il decimo posto dei colleghi chef non ha, in ogni caso, messo in ombra il grande successo dei pasticcieri italiani a Lione proclamati campioni del mondo di pasticceria 2021, l’anno della ripresa dopo il buio della pandemia.