Stefano Marzetti e Alfonso Crisci, una cena a quattro mani sul tetto di Roma

Al settimo piano di un prestigioso hotel di Roma, lo Splendide Royal, c’è un ristorante che mette tutti d’accordo attorno ai diversi gusti che la cucina italiana può dare. A guidarlo tra i successi di questi anni c’è lo chef Stefano Marzetti. Nato a Roma e passato per diverse esperienze tra importanti ristoranti della capitale ( “La Pergola”, “Il Convivio”, “Antico Arco” per citarne alcuni) e alberghi che sanno mettere alla prova forgiando all’eccellenza qualsiasi chef ambizioso, Stefano Marzetti la sua stella Michelin l’ha conquistata anche grazie alle esperienze maturate in giro per la penisola. Dal 2007 è approdato su un tetto di Roma, il settimo piano dell’Hotel Splendide Royal, al “Mirabelle” diretto con passione e gusto da Bruno Borghesi. I primi cinque anni li aveva trascorsi accanto al precedente Executive chef Giuseppe Sestito per poi assumere da solo, dal 2012, la guida del “Mirabelle”. Tradizione romana e mediterranea che Stefano Marzetti sa trasformare con estro creativo e contemporaneo tale da renderlo riconoscibile nel panorama, piuttosto folto, della cucina di qualità. Così come accaduto lunedì 18 dicembre scorso quando, per la prima volta nella storia del “Mirabelle” l’Executive chef Stefano Marzetti ha ospitato lo chef Alfonso Crisci Executive e patron della sua “Tarverna Vesuviana” di San Gennaro Vesuviano in provincia di Napoli.

A sinistra lo chef Stefano Marzetti con lo chef Alfonso Crisci ritratti la sera del 18 dicembre in occasione della loro “cena a quattro mani” tenutasi al “Mirabelle” di Roma.

Il sodalizio, in realtà, era nato in occasione di un recente ed importante evento del settore enogastronomico tenutosi proprio nella capitale quando i due chef avevano potuto già mettere alla prova una sintonia che è stata immediata, come lo chef Crisci tiene a sottolineare. Così per una sera i sapori del Vesuvio sono arrivati nella capitale a comporre le portate di una cena che ha saputo deliziare il folto gruppo dei commensali che si era già prenotato. Mandarino di Foie Gras con spugna al caffè, cannoletto mignon di baccalà con melissa gel di ortica e polvere di aglio bruciato, rocher di carciofi con rosso d’uovo e insalatina di puntarelle e limone candito. E ancora, ravioli plin su clorofilla di spinaci e la sua riduzione con spuma di bufala e tartufo bagnolese, maialino di latte cotto a bassa temperatura con quinoa di verdure. E poi la apple fino ad un cremoso crumble di fava di tonca e bolla di lamponi e campari. Un tripudio di sensi che già dal primo impatto, quello dettato dagli occhi, metteva molti tipi di curiosità.

I ravioli plin su clorofilla di spinaci e la sua riduzione con spuma di bufala e tartufo bagnolese.

Il cannoletto mignon di baccalà con melissa gel di ortica e polvere di aglio bruciato.

 

La Apple.

Le cucina dei due chef si sono alternate, guidate dal carattere che accomuna entrambi: un perfezionismo che diventa ricerca, indagine sui modi e i tempi di cottura, sugli ingredienti che evocano memoria. Intorno la vista mozzafiato di una Roma avvolta dalle luci della sera, dalla suggestione che al “Mirabelle” è di casa in qualsiasi momento della giornata, che sia giorno o notte, pranzo o cena, mattina o sera, estate o inverno quando il terrazzo viene “avvolto” da una veranda che ne rende più mite il soggiorno. Da qui sono passati e passano attori, attrici, uomini e donne famose, la Roma “bene” che ama la qualità e che anche in occasione della cena a quattromani ha saputo gradire oltremodo lo stile “mescolato” dei due chef giovani e brillanti di cui la cucina italiana può bene dire.

Un angolo “interno” del Mirabelle.

La prospettiva di Roma dal settimo piano dell’hotel Splendide Royal dove è ubicato il ristorante Mirabelle.

 

Lo chef Stefano Marzetti con lo sfondo del centro storico di Roma dal settimo piano del suo “Mirabelle”.

Una novità per il “Mirabelle” che sicuramente andrà rinnovata in futuro. E un sodalizio quello tra Stefano Marzetti e Alfonso Crisci che, siamo sicuri, darà altri buoni frutti, altre collaborazioni nel corso di eventi in giro per la penisola. Nel frattempo, entrambi sono impegnati a difendere e rinvigorire il riconoscimento che guide specializzate, scuole di cucina, testate giornalistiche, appassionati ed esperti del settore hanno versi di loro. Stefano Marzetti al “Mirabelle” unendo elementi distinti della cucina più tradizionale con una propria armonia per ottenere un equilibrio perfetto di consistenze, sapori ed aromi. Alfonso Crisci ha farsi, con la sua cucina gourmet portavoce e testimone autentico della tradizione vesuviana, culla e custode di tipicità, prodotti, profumi (dal baccalà ai pomodorini ad altri ingredienti) che lo chef napoletano sa unire mirabilmente con i suoi piatti e l’ingegno della sua ricerca.

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