Alfonso Crisci “ricomincia” da Maiori per un sodalizio che promette grandi cose

di francesco de rosa |


Che lo chef Alfonso Crisci fosse abituato a fare di ogni difficoltà che la vita può presentare una sfida da accettare e da vincere non è mai stato un mistero per chi lo conosce bene. In redazione a grandichef.com dove lo seguiamo da anni è diventato, su questo portale, un punto di riferimento tra gli chef gourmet d’Italia sui quali abbiamo puntato dai tempi della sua prima Taverna Vesuviana. La sua cucina (creativa, tenace, fiera di valorizzare i prodotti della terra d’origine vesuviana, gourmet nel senso più vero del termine e, soprattutto, mai assopita a schemi soliti) ha fatto da trama in questi anni in tutti i luoghi dove Alfonso Crisci è stato ed ha agito. Quello per i quali ha lavorato o lì dove egli stesso, da chef patron, ha fatto nascere idee, eventi, nuovi menù legati dal filo sottile della sua innata ricerca attorno al cibo, alle sue cotture, all’evoluzione della cucina italiana. Anche assieme a lui grandichef.com ha realizzato due degli eventi in giro per l’Italia che abbiamo potuto avere prima che la pandemia fermasse tutto. Già, la pandemia davanti alla quale il percorso di tutti gli chef (stellati o meno) si è dovuto fermare compreso quello di Alfonso Crisci che a Nola, dov’era, è stato costretto a chiudere la sua “Taverna vesuviana” nuova di zeccha per la quale aveva investito non poco. Poi nei mesi scorsi il suo talento si era messo al servizio di un luogo dalle grandi suggestioni vitivinicole: quell’azienda Poggio le Volpi a Monte Porzio Catone e di un ristorante Barrique per sostituire il collega chef Oliver Glowig.

Alfonso Crisci con Rossella Macchia
Qui Anna e Nadia Citarella, proprietarie dell’Hotel Club Due Torri di Maiori

La parentesi laziale destinata a durare nel tempo si è dovuta però fermare per ragioni di cuore: Alfonso Crisci voleva e poteva scegliere una location campana dacché più vicina a casa per non soffocare troppo il suo ruolo di padre e marito, al sua vita privata, i suoi affetti più cari. E così si è aperto, nel corso di questa estate 2021, il nuovo tratto del suo percorso professionale dentro la cornice di un luogo di primo piano posto sulla costiera amalfitana per un sodalizio anche umano, come prima era stato in altri luoghi, che porta, questa volta, i nomi di Anna e Nadia Citarella, due “vulcani d’idee” membri di una famiglia che conosce assai bene i dettami dell’ospitalità, della cura dei dettagli, della tenace caparbietà d’impresa, della visione che il cibo e questo posto magnifico del mondo sanno dare a piene mani. Così dall’ottavo piano dell’Hotel Club Due Torri , un quattro stelle di proprietà di Anna e Nadia Citarella, capace di assorbire, per intero, la bellezza di Maiori che è pur sempre perla della costiera amalfitana, Alfonso Crisci ha trovato il luogo delle prossime sfide: dalla stella Michelin (che Alfonso merita per davvero) alla costruzione di una identità evolutiva della cucina campana e della sua bellezza che nei prossimi anni saranno cardini. Qui, hanno scritto, “immagini (e tocchi con mano) un luogo… dove il Mediterraneo accarezza la rigogliosa Costiera Amalfitana e il blu è infinito oltre l’orizzonte“. Qui, dove siamo stati, “il profumo dei limoni entra nella camera affacciata sul mare con una piacevole brezza e il frangersi delle onde è una dolce e romantica melodia. Dove puoi assaporare la vera cucina mediterranea e organizzare il tuo evento da sogno in una esclusiva location“. Il benvenuto all’Hotel Due Torri è un misto di parole e di concretezze, incastonato nella roccia e affacciato direttamente sul mediterraneo, un elegante hotel club che “ha unito il contesto geografico roccioso ad ambienti raffinati e accoglienti nel cuore dell’incantevole costiera amalfitana“.

Situato nel punto più panoramico, a pochi passi dal cuore della città di Maiori, gode di una posizione privilegiata e ineguagliabile, che con le sue viste mozzafiato sulla costa, sul mare e su tramonti sontuosi offre un’atmosfera di privacy e intimità ideale per una vacanza rilassante. Le camere e le suite, recentemente rinnovate in stile contemporaneo e impreziosite da tipiche ceramiche vietresi, sono un armonico incontro di eleganza e tradizione“.

Ogni camera è unica nei suoi colori, come unica è la vista che regala. Un imperdibile rooftop, ideale per godersi finalmente la dolce quiete estiva, con il plus della vista panoramica sulla affascinate costiera per regalarsi momenti unici, dalla colazione alla cena. La colazione è un’esperienza da non perdere, con una varietà di prelibatezze dolciarie preparate con i migliori prodotti locali. Sette piani davanti al mare con l’ottavo che si apre al pubblico anche esterno che può arrivare ogni giorni qui a condividere, da qualche settimana, le emozioni che sa dare la cucina di Alfonso Crisci. Il Bistrò è aperto dalle 12.30 alle 15.30. Il ristorante “Oltremare” è aperto dalle 19.30 alle 22.30 anche al visitatore che non dorme in hotel. Così son bastate poche battute ed Alfonso Crisci è entrato con tutto l’entusiasmo che gli è proverbiale nel suo ruolo per condurre un percorso del quale ha condiviso l’incipit e la visione per intero assieme ad Anna e Nadia Citarella. Camminano all’unisono e sapendo dove potranno arrivare, assieme, nei prossimi mesi e negli anni a venire. Alfonso Crisci porta con sé le cifre di un’identità umana e professionale che il mondo enogastronomico conosce bene. Si tratta solo di rinnovare quei legami d’amicizia e di stima che Alfonso sa tenere con i colleghi stellati di diverse parti d’Italia, con il mondo del giornalismo enogastronomico e con i tanti palati fini che viaggiano l’Italia per visitare e conoscere i luoghi del buon cibo.

A Maiori, presso il ristorante “Oltremare” sono arrivati i piatti che hanno fatto apprezzare da tempo il grande talento di Alfonso Crisci con un menù che per il 90% non può che ruotare attorno al pesce (tesoro del luogo) e all’orto (tesoro di Alfonso) dacché assertore di un’idea essenziale e semplice che trova nel rispetto di madre terra e dei suoi prodotti gli ingredienti fondamentali della sua cucina. Qui la terra di strati e colture, di orti e stagionalità sempre salutari (si cucina sempre quel che l’orto produce) è quella vicina dei Monti Lattari ma il Vesuvio è ad un passo con il suo profilo inconfondibile. A tavola arriva il sommelier Mario Scannapiero per parlarci della cultivar locale, un misto di agrumi e olio evo che riecheggia il basilico intenso. Alfonso Crisci ama da sempre dare attenzione alle cotture per i primi ed i secondi, il cannolo è croccante con tartare di baccalà crudo e pesca. La frollina è salata con mouse di avocado e pellicola di latte, cocco e vaniglia. L’ostrica è arrostita con il corallo di gamberi bruciato, la maionese di crostacei e la spuma di lime. C’è uno spaghetto alla chitarra che è fatto a mano con cacio, pepe, gamberi bianchi e lamelle di tartufo estivo. Il Cappelletto con scampi è ristretto con vongole e basilico e ha l’olio allo yuzu. Alfonso Crisci è fatto così. Non ama gli schemi, neppure il menù che si ripete. Anzi. Esso non deve stancare i commensali e non deve nascere dentro schemi consueti. Policromia di sensi e di estrema attenzione estetica, la mise en place firmata da Alfonso Crisci deve trovare quella cornice capace di esaltare il viaggio di gusto che lo chef di San Gennarello vesuviano sa proporre dalla selezione delle materie prime alle cotture, dalle entree alla apple che diventa dessert e si tinte di verde naturale nelle sue mani fino al saluto da fare ai commensali mai per pura forma. Il connubio deve essere perfetto come sa esserlo qui in costiera da qualche settimana dove Alfonso Crisci, senza nulla togliere alle precedenti location, ha trovato, grazie alle sintonie nate con Anna e Nadia Citarella delle quali parleremo, il luogo ideale per esaltare il suo modo di far cucina. Lo seguiremo, come facciamo dai tempi della prima Taverna Vesuviana, convinti che questo nuovo sodalizio, qui da dove lo chef campano ricomincia per lasciarsi alle spalle il buio della pandemia. Qui da dove, siamo sicuri, approderemo a pregevoli ed importanti risultati. Il percorso, in effetti, è appena cominciato.

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