Ora c’è anche il Manifesto della Ristorazione Italiana


Il 28 aprile scorso si è tenuta la prima “Giornata della Ristorazione italiana“. Per l’occasione, a Roma e in tutta Italia si sono tenute iniziative ed eventi per valorizzare la filiera ristorativa, la cultura dell’ospitalità e del convivio. Iniziativa ideata da FIPE-Confcommercio, con i patrocini del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero del Turismo è stata anche l’occasione di presentare al pubblico il “Manifesto della Ristorazione italiana“.


Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio, ha voliuto sottolinearlo a chiare lettere durante l’evento che a tenuto a Roma, nei luoghi del il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato al via alla Giornata della Ristorazione italiana tenutasi in tutta Italia lo scorso 28 aprile. «Questa Giornata – ha detto Lino Enrico Stoppani nasce con un duplice valore, di ricordo e di valorizzazione. Da una parte c’è un invito alla memoria, volendo ricordare la centralità del settore per il Paese in termini sia economici, sia socio-culturali, sia valoriali. Un settore che è stato considerato “non essenziale” durante la crisi pandemica, e che per questo ha subito ingenti perdite, che invece ha una rilevanza fondamentale per l’Italia. Per questo, con lo sguardo rivolto al futuro, il secondo punto, il più importante, è la valorizzazione di questo settore. Ci auguriamo che questa giornata possa costituire un momento di riflessione e di orgoglio per un comparto che negli ultimi anni ha visto a dura prova la sua tenuta. Dall’altra parte, di concerto con le Istituzioni e l’intera filiera, vogliamo farne un’occasione ricorrente per pensare e ripensare a nuovi modelli più sostenibili. Sono tanti gli interventi necessari, non sarà questa giornata a raddrizzare le cose, ma è un’occasione molto importante per raddirzzare lo sguardo e procedere uniti verso i molti obiettivi che ci prefiggiamo».

E, in effetti, nonostante ancora pochi italiani sapessero dell’evento, al Ministero del Made in Italy c’erano chef stellati, politici, categorie commerciali, associazioni di categoria, testate giornalistiche e tanti protagonisti di un settore che in Italia è da molti anni un pilastro della economia. Definita già come una “prima volta” di grande importanza, sociale, culturale, anche politica, quella del 28 aprile 2023 è stato, di fatto, anche il punto di partenza di un percorso che vuole creare rete. Non a caso nel corso della  Giornata della Ristorazione per la Cultura della Ospitalità Italiana vi stato il lancio del Manifesto della Ristorazione che ricorda molto da vicino il Manifesto per la tutela e la promozione delle cucina italiana che grandichef.com ha fatto sottoscrivere sin dal 2018 in giro per l’Italia come racconta qui la pagina del nostro portale. Il Manifesto della Ristorazione pone alcune importanti premesse quali “la ristorazione è una formidabile leva economica del paese” ed è “espressione di un sistema imprenditoriale diffuso, pluralistico e inclusivo” impegna i firmatari a “difendere e promuovere” una serie di valori: “sostenibilità, “innovazione”, “sicurezza e legalità” e “immagine della filiera agroalimentare italiana” che il settore rappresenta. Un mondo che vive “attraverso una costante attività di formazione per l’aggiornamento delle competenze sia degli imprenditori che dei dipendenti”, “la promozione di un’ampia cultura della responsabilità sociale d’impresa”, e inoltre “la piena applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro contrastando così gli effetti di concorrenza sleale tra le imprese, la riduzione delle tutele delle persone occupate e la dequalificazione dell’offerta”. 

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La Giornata della Ristorazione ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica per il suo valore sociale e culturale, visto anche il coinvolgimento, attraverso iniziative diffuse in tutto il Paese, di oltre 5000 attività di pubblico esercizio, tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie. 500 sono stati i ristoranti italiani all’estero che hanno dato la loro adesione alla manifestazione. Non a caso con tanta soddisfazione Davide Rampello, che ha curato anche la direzione artistica, ha voluto sottolineare come l’iniziativa sia stata accolta con un consenso unanime. Per l’occasione si è presentato anche un Manifesto, ideato dallo stesso Rampello sottoscritto materialmente e simbolicamente da tutti i partecipanti all’iniziativa presenti presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un Manifesto che potete consultare anche cliccando su questo link

«Adesso però – ha aggiunto Rampelli – sta a noi: abbiamo le linee guida, abbiamo le volontà politiche, ora servono azioni concrete. Non dobbiamo aspettare l’anno prossimo: la seconda Giornata della Ristorazione sarà un successo se nei prossimi 365 giorni saremo capaci di mettere in atto le intenzioni dichiarate oggi».

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