Giuseppe Stanzione e quel “Glicine” ad Amalfi. Un connubio che porta molti frutti

Un’antica villa di mare in stile Liberty circondata dalla naturale bellezza della Costiera Amalfitana, dal mare e da un cielo che si tinge d’azzurro per gran parte dell’anno. Accanto vedi le mille sfumature di verde e le bouganville, gli orti coltivati sui “terrazzamenti” tipici di questa costiera da chi apprezza i frutti della terra.

L’Hotel Santa Caterina è una perla in mezzo alla perla della costiera amalfitana, una grande storia di famiglia, quella dei Gambardella, due sorelle dall’animo sensibile e colto che partirono con sole sei camere, gestite, ad inizio Novecento, dal loro amato padre. Che seppero superare avversità e ostacoli. Oggi hanno fatto diventare il loro Hotel uno dei più prestigiosi al mondo che ha 67 camere tra la struttura centrale e le altre suite esclusive, poco distanti, “disseminate” su entrambi i lati. Qui ci sono pendii, percorsi, una luogo dedicato al benessere, una piscina poco sopra il livello che ha dentro l’acqua di mare tenuta riscaldata costantemente. Qui vi arrivano viaggiatori, turisti affezionati, stanze prenotate con lo stesso zelo da decenni, giovani coppie che da ogni parte del mondo scelgono di sposarsi al “Santa Caterina” di Amalfi. Un cinque stelle che della conduzione familiare sa prendere solo il buono ed il meglio riuscendo a rinnovarsi di anno in anno: con cura, passione, dedizione, visione di futuro. In questo luogo centralissimo di Amalfi, per quella voglia di farlo diventare sempre un posto migliore, è arrivato, solo pochi mesi fa, lo chef Giuseppe Stanzione, uno che arriva dalla “gavetta”, dalla forza di quei sogni che sanno nascere nelle province del meridione d’Italia. Uno che la sua prima stella l’ha fatta arrivare nella terra, non distante, del Cilento. Giuseppe Stanzione ha trascorso gli ultimi otto anni, fino all’ottobre dello scorso 2018, nello splendido scenario de “Le Trabe” a Paestum, sopra un corso d’acqua di una centrale idroelettrica dismessa. Oggi, di quegli otto anni appena lasciati, vuole conservare solo un ricordo bellissimo con dentro le qualità umane dei fratelli Chiacchiaro, che delle “Trabe” sono i proprietari con i quali gioì quando la stella arrivò. Fu il risultato di un impegno a fare in modo che, anche grazie a lui, potesse arrivare lì la stella Michelin: “un giorno indimenticabile che ancora mette emozioni”.

Dal dicembre 2018 e, ancor di più, dal marzo di quest’anno, mese in cui è iniziata la stagione in corso, lo chef stellato Giuseppe Stanzione è in uno degli Hotel a cinque stelle più prestigiosi d’Italia di cui la costiera amalfitana può disporre. Un’offerta immensa per gli occhi, la mente, il palato, l’orizzonte che sta di fronte, la vocazione ad evocare bellezza, a toccarla con mano come si tocca con mano la linea d’orizzonte che unisce questo cielo ed il suo mare. Quattro “livelli” scavati nella roccia della costiera, con quattro diverse vocazioni. Una discesa sul mare con diversi punti di ristorazione con i quali, da quando lui è arrivato, si mira a portare anche qui il più prestigioso riconoscimento che la guida rossa e francese attribuisce ai migliori chef al mondo e ai migliori luoghi vocati all’alta enogastronomia. Così, sul posto più alto del “Santa Caterina” quella stessa terrazza che si raggiunge dalla hall d’ingresso, ha iniziato a chiamarsi “Glicine”, un fine dinning restaurant che pone al centro del visitatore (qui in soggiorno o anche di passaggio) l’esperienza gourmet e d’alta cucina che ha preso il nome dalla pianta secolare che, salendo con gli anni dal giardino sottostante, è arrivata fino in cima.

Così appena pochi giorni fa abbiamo voluto sentire Giuseppe Stanzione sui mesi appena trascorsi della nuova esperienza all’Hotel Santa Caterina. Ne è venuto fuori un percorso lungo il quale lo chef nato a Pagani, che ha già accumulato, con l’umiltà di sempre e la determinazione, molte importanti esperienze professionali, ci ha voluto condurre alla scoperta delle meraviglie di questo posto. Giusto un’anticipazione, arrivata in piena stagione estiva, per prefigurare ciò che sarà sempre di più nei prossimi mesi quel connubio che si è messo in moto tra lo Chef, la Proprietà e la grande famiglia che al Santa Caterina lavora ogni giorno (molti tra essa da anni) con lo stesso entusiasmo e la grande professionalità che ha portato, negli anni, a trasformare l’Hotel in uno dei più importanti punti di riferimento in Italia ed all’estero da dova proviene una gran parte delle persone che qui dimorano di questi tempi.

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