È iniziata la stagione del tartufo bianco. Di Stefania, di Yuri e di altri profumi

Come può quel “particolare fungo tuberoso”, che è il tartufo bianco, nascere e vivere la sua “intera” esistenza sottoterra tanto da essere definito ipogeo della natura e del gusto? Nascere tra le radici di alcune piante arboree delle quali un tartufo bianco condivide tutto, una linfa vitale che lo mette in perfetta simbiosi con la pianta sotto la quale vive. Querce, pioppi, noccioli, salici e tigli ma non solo. In Piemonte, in Umbria, in Veneto, in Puglia e Campania. E poi… tra i silenzi, le colline e le meraviglie della verde Toscana lì dove Stefania Calugi, la signora del tartufo, assieme a suo marito Yuri, uniti nella vita, nella passione per i tartufi e nelle vicende dell’impresa a cui danno tutto, di questi giorni s’inebria di meraviglia davanti ai primi tartufi che trova. Un’emozione che non è mai uguale a quella precedente vissuta un anno fa in questo stesso periodo quando inizia la stagione del tartufo bianco.

«Ieri – ha scritto appena l’altro giorno, lo scorso 13 settembre, Stefania Calugi – è stata una giornata meravigliosa, un #truffleday insieme ad alcuni professionisti toscani della stampa: nei prossimi giorni vi mostreremo i vari momenti e anche qualche sorpresa, nel mentre ringraziamo di cuore tutti coloro che ieri hanno condiviso con noi quest’avventura!»

Il corredo di foto scattate dal bravo Maurizio Izzo, lungo il corso della giornata speciale dedicata all’avvio di una stagione di raccolta che regala sempre emozioni, esprime tutte le sfumature di un’esperienza che non basterebbe a raccontarla se non si vive almeno una volta.  Il tartufo bianco occupa un posto di rilievo tra le eccellenze “tuberose” di cui la cucina italiana può disporre. Si tratta pur sempre di una specialità raffinata e golosa per eccellenza, quando a tavola si vuole dare spazio all’espressione di una peculiarità sensoriale unica che può accompagnare dall’inizio alla fine un pranzo o una cena dal gusto raffinato.

Talvolta ha tratti piccanti. Una vera sorpresa di gusto persino se viene consumato crudo per la sua intensità organolettica quando è ben equilibrata e “fatta” di fettine molto sottili, o proposto a condimento di pregiate tipologie di pasta all’uovo fatta in casa. La cucina italiana è piena di buoni risvolti quando si tratta del tartufo bianco.

Intanto in casa Calugi questo periodo dell’anno mette adrenaline addosso che contagiano tutti. Dalla produzione a tutti gli appassionati di tartufo bianco e della qualità che Stefania Calugi e Yuri hanno difeso in questi anni. La “signora del tartufo” è pronta per questa nuova stagione di raccolta. Il fiuto dei suoi cani lo vedi già nelle foto di Maurizio Izzo. Li seguiremo anche noi con le telecamere di grandichef.com a fine settembre assieme a Claudia Bondi, anima e timoniere di Perle & Perlage nonché vero valore aggiunto della comunicazione di Stefania Calugi, quando si tratterà di girare le riprese per la realizzazione del cortometraggio dedicato alla storia e ai prodotti di Stefania Calugi. Intanto ecco le foto del #truffleday che si è tenuto l’altro giorno a Castelfiorentino in Toscana.

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