Al Frantoio Filippi il primo Premio “Aipo d’Argento 2019” con il blend “Manso”

La notizia è di appena pochi giorni fa ma ha fatto già il giro dei frantoi d’Italia. A soli due anni di produzione “Frantoio Filippi” si  è aggiudicato il primo posto con il blen “Manso”, un fruttato leggero di grande qualità premiato al Concorso Internazionale dell’Aipo d’Argento 2019 che ha visto una selezione complessiva di oltre 500 campioni di olio provenienti da tutta Europa.


AIPO è l’acronimo con cui va coniugandosi in sigla l’Associazione interregionale Produttori Olivicoli. Era il 1979 quando un gruppo di olivicoltori dava vita, con atto notarile, all’AIPO Verona-Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Verona-Brescia. E fu così che tra poco sarà mezzo secolo di presenza per questa Associazione entrata a pieno diritto tra le protagoniste della realtà olivicola e olearia del Veneto e, oggi, dell’intero Nord Est. Un percorso che ha scandito le tappe evolutive più importanti, sotto il profilo tecnico e commerciale, di un sistema imprenditoriale progredito nel segno della qualità. Un percorso tutt’altro che semplice che l’AIPO ha saputo interpretare anticipando tempi e molte delle dinamiche di un mercato in costante divenire. Scenari che hanno sollecitato innovazioni di sistema, investimenti cospicui, attività di formazione sempre più puntuali e variegate. In sostanza, una preveggenza che ha fatto di questa realtà un punto di riferimento non solo per le imprese olivicole italiane. Una realtà che si è mossa da subito per dar vita a iniziative, Premi e riconoscimenti capaci di animare il mondo dei produttori d’olio italiano, di aiutare i loro mercati, di promuovere e tutelare sempre la qualità di un settore che, non di rado, come il vino, è stato al centro di “incidenti” di percorso. L’olio accompagna le cucine di tutto il mondo, dona vigore ad ogni piatto, conferisce all’organismo il nutrimento base di cui gli esseri umani hanno bisogno.

Tra le iniziative dell’AIPO che si sono affermate maggiormente c’è senza dubbio il Concorso internazionale AIPO d’Argento la cui prima edizione si ebbe nell’ormai lontano 2012. Nel 2017 quando si tratto di individuare il Regolamento del Concorso i vertici dell’AIPO così si esprimevano: “Sarà, ancora una volta, l’occasione di un confronto che stimolerà  la crescita qualitativa e economica della produzione olearia internazionale. Gli oltre 300 campioni iscritti nella passata edizione, in rappresentanza della migliore produzione di 7 Nazioni dell’area mediterranea (Croazia, Slovenia, Italia, Marocco, Spagna, Portogallo e Grecia)”. In questi termini si era espresso il presidente dell’AIPO (Associazione Interregionale Produttori Olivicoli) organizzatrice della competizione, Albino Pezzini, al termine della riunione nell’ambito della quale era stato definitiva ed approvato il nuovo regolamento del Concorso e le date di svolgimento dello stesso per quel 2017 ormai alle spalle. Dunque l’iniziativa, senza mortificare le finalità e gli scopi con cui era nata nel 2004, si propone ancora una volta come momento di confronto e di analisi dei livelli qualitativi raggiunti dalla produzione olearia del bacino del mediterranea ma anche come momento di ampliamento degli orizzonti culturali di un sistema imprenditoriale, quello olivicolo e oleario del bacino mediterraneo, che sta riscuotendo successi su alcuni dei più interessanti mercati internazionali grazie all’elevato profilo salutistico e nutrizionale.

Due anni dopo, in questi primi giorni di primavera del 2019 il Concorso AIPO D’Argento così si presentava graficamente…

Più prossimi a noi, i tre giorni di fine marzo nel cuore di quel Veneto operoso hanno accolto esperti, degustatori, produttori, enogastronomi e tanti visitatori per capire in quale direzione si sta muovendo il mondo degli olicultori, quali insidie contrastare, quali mercati stranieri e quali trand la cucina italiana detterà al mondo dell’olio nel prossimo futuro.

In mezzo a questi temi, ad altri produttori ed esperti assaggiatori d’olio di qualità, la partecipazione del Frantoio Filippi al Concorco AIPO d’Argento con la presenza a Montichiari di Orietta Filippi e di un team che ha fatto del sodalizio d’affetti e di famiglia, nella famiglia Filippi, un punto di forza, è stato anche un modo per mettersi alla prova, per capire che cosa avrebbero potuto pensare, accanto ad altri olio d’eccellenza, della qualità e dell’eccellenza di un olio nato appena poco tempo fa’ ma già molto apprezzato. Così, a soli due anni di produzione,  il “Frantoio Filippi” si  è aggiudicato il Primo Posto fruttato leggero al Concorso Internazionale dell’Aipo D’argento 2019 con il blend “MANSO” nell’ambito di un concorso che ha visto, quest’anno, una selezione complessiva di oltre 500 campioni di olio provenienti da tutta Europa. Il massimo riconoscimento, quindi,  con tre goccioline 3/3 anche nel Concorso Nazionale e nel Concorso Evo Top Winners. Un risultato davanti al quale la famiglia Filippi non può che esprimere il massimo orgoglio per un traguardo che, fino alla vigilia, sembrava impensabile potesse ottenere l’olio dell’Umbria e di un Frantoio, tra i Fornitori Eccellenti di grandichef.com, che con passione ed estrema dedizione ha creduto nelle sue potenzialità dedicando ogni attenzione alla qualità, alla raccolta, al packaging.

Il risultato è senza dubbio frutto di un lavoro attento, di una scelta accurata che annovera macchinari all’avanguardia ed una innovazione senza pari che rende l’impianto a ciclo continuo Alfa Laval, dotato di una gramolazione atmosphera e di un sistema  di frangitura parallela doppia contemporanea  martelli-dischi,  unica in Umbria, capace di creare un olio di alta qualità organolettica equilibrato sia nell’amaro, che  nel piccante, che nel frutatto.

Il primo anno aveva tuttavia già arriso al buon corso del Frantoio Filippi con l’arrivo di importanti traguardi e di soddisfazioni dove il monovarietale Moraiolo della zona Dop Monte Martani  era stato selezionato dal medesimo concorso Aipo D’argento e dove in molti ristoranti di Chef stellati aveva trovato  una sua collocazione per  l’eccellente qualità. Il primo in assoluto che lo aveva scelto è stato lo chef Mirko Ronzoni vincitore dell’ HELL’S Kitchen eletto nella sua cucina al Ralais San Vigilio di Bergamo . Risultato dopo risultato, senza mai montarsi la testa, e l’unicità nel packaging hanno fatto decollare questo magnifico prodotto che ben si sposa anche nella nuova linea wedding e nel settore della regalistica.

Ecco, in sequenza, alcune immagini tratte dalla premiazione avvenuta a Montichiari nei giorni scorsi.

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