La “signora dei tartufi”. Ecco un profilo di Stefania Calugi per grandichef.com

Da più di 30 anni c’è una “ragazza” toscana che ha una passione infinita per il mondo dei tartufi e di quello che la buona terra produce. Discendente da una famiglia di tartufai fin dalla seconda metà del 1800, Stefania Calugi inizò a vendere tartufo fresco subito dopo il 1985. Nell’87 fece nascere un’Azienda a cui diede il suo nome e la produzione si allargò ad altri prodotti congelati e conservati. Poi vennero i funghi freschi, le confetture, i sali ed altri frutti della terra. Oggi quella storia è pronta a fare altri passi avanti, un altro salto di qualità che passa per la produzione, l’amore per ciò che si produce, l’organizzazione dell’Azienda, la distribuzione per il mondo e l’ingresso dei suoi tartufi come dei suoi funghi, in molte delle cucine degli chef stellati d’Italia.


La prima cosa che ti colpisce quando conosci il garbo, il sorriso e lo stile di Stefania Calugi è una conferma: che la Toscana abbia nelle sue trame e in quella delle persone che in Toscana nascono, tutti i tasselli del buon vivere, l’estro, l’arte, la passione, la creatività. E persino l’accento, che tende sovente ad ampi e trattenuti respiri, sottolinea l’emozione che un toscano, una toscana, sentono e mettono nelle cose che fanno. Stefania Calugi che con la sua azienda è su grandichef.com consente anche che possa riempirsi d’orgoglio chi in redazione, giovane giornalista o enogastronomo consumato, ha il vezzo e il vizio della qualità e dei prodotti eccellenti e li cerca in ogni dove. E se poi il prodotto cardine si chiama tartufo il risultato è garantito come l’orgoglio fiero di poterne parlare.

La storia ufficiale dice che “Stefania Calugi fondò l’Azienda nel 1987: fu in quell’anno infatti che intraprese la vendita del tartufo fresco, provvedendo a selezionare il prodotto da una rete di tartufai di fiducia individuati e valutati dal padre Renato“. Dice anche, quella storia, che “fin dal principio Stefania intese valorizzare il territorio e la filiera della sua regione, la Toscana, con l’obbiettivo di costruire nel tempo un’eccellenza del Made in Italy” e che “pertanto, ha sempre attuato una rigorosa cura sia nella scelta delle materie prime che nello svolgimento dei processi delle lavorazioni, quest’ultime orientate verso la costante innovazione tecnologica e in linea con i sistemi di controllo qualità e tracciabilità e tutte le forme di garanzia, certificazione e tutela del consumatore”.

Dice ancora, quella storia, che “al contempo i sistemi di controllo igienico-sanitario sono stati portati avanti in base alle normative vigenti in Italia e in Europa, arrivando ad ottenere oltre al Riconoscimento di Stabilimento ai sensi della normativa CE anche la Certificazione IFS che le ha consentito di tutelare e garantire massimamente i suoi clienti, quest’ultimo aspetto fondamentale anche nell’ottica di internalizzazione”.

Oggi “la gamma dei prodotti conservati dell’Azienda Stefania Calugi comprende circa 150 referenze: il comun denominatore delle ricette da lei create è rappresentato dal connubio tra tradizione toscana e contemporaneità, con un risultato che valorizza i sapori genuini e spesso antichi della regione accompagnati da spunti creativi. Dal 2010 le vendite hanno superato i confini nazionali e oggi la distribuzione copre 20 Paesi Esteri, mentre nel 2015 tutti i prodotti delle varie linee sono diventati “gluten free”.

Oggi i sapori dei prodotti eccellenti di Stefania Calugi son finiti nei vasetti di vetro trasparenti, nelle creme, in confezioni estremamente eleganti. E il suo tartufo è nei piatti degli chef stellati come è accaduto nella nostra prima tappa de “i cibi raccontano” a Conversano in provincia di Bari. Ma è anche nei gelati che si producono con maestria in molti luoghi d’Italia e non solo.

“Tutto – si legge in un report d’azienda – parte dalle materie prime, che vengono sottoposte ad una rigorosa selezione focalizzata specialmente sulla valutazione della freschezza e dei sapori: ancora oggi sono Stefania e Jurij ad occuparsi personalmente della scelta dei tartufi.

Le metodologie di lavoro sono artigianali, ed ogni operazione di trasformazione è tesa a rispettare il gusto originario degli ingredienti: a ciò si aggiunge che l’ideazione e la rivisitazione delle ricette – spesso ispirate dalla cultura e dalla storia del territorio – sono effettuate all’insegna della massima passione e con grande slancio creativo. La nostra etica è improntata sui principi del lavoro e del rispetto: siamo una grande famiglia in espansione!”

Sta di fatto che i mesi appena trascorsi di novembre e dicembre hanno portato, una volta di più, magnifici risultati dalle tartufaie che Stefania, Jurij e tanti altri che seguono in Azienda tutte le fasi di produzione. Una qualità che potremo trovare in questi mesi nei prodotti che hanno sovrano l’esercizio delle proprietà del tartufo prodotto dall’Azienda Stefania Calugi.

Su queste pagine, come davanti agli obiettivi delle nostre telecamere, avremo il piacere, nelle prossime settimane e mesi, di raccontarvi e farvi vedere i luoghi di produzione dell’Azienda di Stefania Calugi. Qui troverete anche, nello spazio dei prodotti d’eccellenza la possibilità di acquistare online i tartufi, i funghi e le altre prelibatezze di Stefania Calugi. Ci premeva, nel frattempo, introdurvi così in un mondo dove si gioca da tempo la grande partita del “made in Italy” e dei suoi migliori prodotti.

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