Stefano Ghetta, quell’Italia di confine che rende la sua cucina speciale

Tamion è una frazione di Vigo di Fassa: un fazzoletto di case, una chiesetta, un albergo, strade ripide e attorno una natura senza pari tanto è incontaminata ed avvolta da una tranquillità e una bellezza che ha pochi pari. Siamo a 1.538 metri sopra il livello del mare. Ed è qui, in Val di Fassa, che il giovane Stefano Ghetta ha i suoi natali e gli anni della sua formazione. Nato nel 1974 Stefano Ghetta, che è nel gruppo di chef di “grandichef.com”, è stato un ragazzo delle Dolomiti, le stesse che oggi si possono ammirare dalla sala vetrata del suo ristorante. Scuola alberghiera da ragazzo poi una lunga esperienza sul campo, anzi, nei diversi alberghi ed hotel di queste terre bellissime ed incontaminate. E poi, un’innata abilità a stare sugli sci che si abbina alla stessa passione e tenacia che ha messo in molte altre cose, comprese le esperienze lavorative con cui, da ragazzo, racimolava guadagni, nel periodo di bassa stagione, per sostenere tutte le sue passioni. O in cucina negli anni in cui è stato in giro per il mondo ad affinare il mestiere di cuoco appreso grazie alla zia che lavorava in albergo sul passo Costalunga.

Da qui Bolzano è vicina. Meno lo è la Francia e l’Inghilterra ma, finita la scuola alberghiera e diverse esperienze negli alberghi della Valle, il giovane Stefano Ghetta voleva puntare più in alto, mettersi davvero alla prova, allargare l’orizzonte e gli stimoli di un mestiere che ha bisogno del mondo se vuole esprimersi appieno. Per questo decise di partire per Bolzano, poi per la Francia ed infine in Inghilterra per lavorare in posti dove la cucina è simbolo e blasone. Si racconta che a 22 anni Stefano Ghetta guidasse già la brigata di una cucina in un albergo con più di 70 posti letto.  Quando dalle importanti esperienze estere Stefano Ghetta fa rientro nella sua Val di Fassa non ha più dubbi: occorre interpretare una cucina che sappia esaltare questi posti incantati: verdure ed erbe fresche, materie prime del territorio con le quali creare connubi perfetti tra innovazione e tradizione.

Gran Mugon oggi è l’hotel di famiglia, la famiglia originaria di Katia Weiss, moglie di Stefano Ghetta, sommelier ed anima femminile di questo posto che lo chef Stefano Ghetta ha saputo esaltare diventando guida e ispiratore anche del suo gruppo di lavoro. Un sodalizio, ed un lavoro, che ha portato nel 2013 il riconoscimento della stella Michelin: un punto d’arrivo e, insieme, un punto di partenza. Al ristorante L.Chimpl è il ristorante di quell’hotel, il regno dello chef Stefano Ghetta, il luogo dove lo chef inventa consistenze ed emulsioni inedite riuscendo a mettere assieme prodotti e cibi che sanno raccontare il territorio e tutta la sua bellezza. Nasce così la Polenta nel bosco, un piatto preparato in contenitori solo dopo che lo chef ha appeso tra gli alberi la farina in sacchi di iuta per due settimane per poi cucinarla in un infuso di erbe e di muschio. Il salmone marinato con crème fraîche ha lo stesso compito: raccontare l’equilibrio dei sapori. Come accade con le tartare e lingua di manzo nostrano, crema di sedano verde, rafano e cipolla rossa in agrodolce o con il risotto al trentingrana 36 mesi, cosce di rana, pesto al prezzemolo e cassis. Su questa scia Stefano Ghetta è passione e natura, incontro con un mondo che altri posti d’Italia non possono più fare. Saremo presto e di nuovo nei luoghi dello chef Stefano Ghetta per un sodalizio con il gruppo dei “grandichef.com” impegnati a girare e raccontare la cucina italiana e le sue meraviglie. Nel frattempo, l’anteprima di una selezioni di foto da corrispondenze e, soprattutto, un cortometraggio di presentazione saranno utili per ammirare il mondo e la cucina di Stefano Ghetta.

Un tripudio di sapori, tra creme di erbe aromatiche ed altre essenze con lo sfondo delle Dolomiti viste da Tamion.
Salmone marinato con crème fraîche.
Tartare e lingua di manzo nostrano, crema di sedano verde, rafano e cipolla rossa in agrodolce.
Una vista mozzafiato dalla sala del ristorante dello chef Stefano Ghetta che ha finestre sulle Dolomiti.
L’hotel Gran Mugon a Tamion, Vigo di Fassa in provincia di Trento, con il ristorante L.Chimpl di Stefano Ghetta e Katia Weiss.
Lo chef Stefano Ghetta sull’uscio del suo ristorante pronto ad accogliere con cortesia e affabilità i suoi commensali.

 

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